L ’impianto dentale più comunemente utilizzato è una semplice vite in titanio che lo specialista innesta nell’osso mascellare o mandibolare posizionando, di fatto, una radice artificiale. Su questa viene poi fissato un dente appositamente modellato. La tecnica implantologica più antica e tuttora validissima, anzi oggi molto di mo - da, è quella definita a “carico immediato”. Per questa, l’intervento generalmente non prevede l’incisione della gengiva e la relativa sutura. Il posizionamento av - vie ne attraverso un piccolo foro della gengiva opportunamente anestetizzata e l’impianto si avvita nell’osso ricevente. Fatto questo, non resta che posizionare il dente opportunamente modellato e l’intervento è praticamente finito.
Nella società occidentale si sta delineando un profilo di popolazione caratterizzato da una progressiva prevalenza dei cosiddetti anziani, cioè coloro che hanno un’età superiore ai 65 anni. Dall’inizio dello corso secolo a oggi l’età media di sopravvivenza è passata da poco più di 40 anni agli attuali 75-80, con una prevalenza femminile della longevità. Molte conoscenze nel campo della biologia, delle neuroscienze, della psicologia e della medicina sono in grado di spiegare il processo dell’invecchiamento, di capire in misura più profonda i meccanismi che lo favoriscono e addirittura l’accelerano. Ne consegue che molto si può fare per migliorare questa fase del la vita, non solo allungandone la durata, ma ancor più elevandone la qualità.
L a correlazione tra il mal di testa e la dentatura è un argomento sempre più dibattuto nei diversi ambiti medico-specialistici e sui canali d’informazione. Riviste salutistiche, radio e tv affrontano l’argomento con sempre mag gior interesse. Oggi è possibile affermare che l’esperienza clinica di coloro che da tempo si dedicano quotidianamente a questa problematica ha portato alla determinazione di punti fermi nella diagnosi, in grado di focalizzare chiaramente la relazione tra dolore e malocclusione dentale. È altresì chiaro che i trattamenti che passano attraverso la riorganizzazione del sistema dentale possono portare a ottimi risultati nell’evoluzione positiva delle cefalee. Lo studio di queste problematiche è impegnativo, complesso e molto articolato.
Accade spesso che i genitori comincino a notare nei figli una certa propensione alla crescita disordinata e storta dei denti. E giustamente si preoccupano perché i denti storti non vanno bene, e non rispondono ai canoni estetici desiderati. Il punto è che i denti storti e disordinati non sono altro che un indice molto parziale di ciò che sta avvenendo nell’intero sistema corporeo dei bambini in crescita. L’amorevole sguardo dei genitori normalmente non considera che il figlio non è fatto a comparti come potrebbe essere, ad esempio, un televisore o un’auto. La dentatura con difetti di crescita e di posizione che si conforma al di fuori dei soliti canoni geometrici ed estetici auspicabili rappresenta un aspetto limitato di un sistema corporeo in fase di sviluppo che